Bellissimo lavorare in coworking, soprattutto quando si parla di uno spazio come il nostro (zoworking) che offre assai di più di un “normale” cowo. Però potremmo anche fare un pò di autocritica e pensare a quegli aspetti un pò meno favorevoli. Partiamo dal caos. Se avete frequentato un coworking di quelli standard, vi sarà capitato di avere momenti in cui l’affollamento delle aree comuni è realmente stato un problema. All’ora di pranzo, piatti terminati. Nelle aree relax, tutte le poltrone prese e voi col vostro caffè americano in mano che non sapete dove appoggiare il portatile (mentre il caffè vi ustiona i polpastrelli.) Beh si, in effetti quando si parla di coworking, ci può stare di non essere a lavorare in eremita style. Noi, qui a zoworking però, abbiamo delle aree vaste quanto il deserto di Atacama, essendo il coworking più grande del mondo. Sarà davvero molto difficile che restiate in piedi ad attendere per più di un secondo e mezzo.

“Sarà difficile, qui a Zoworking, che restiate in attesa per qualsiasi cosa, per più di un secondo e mezzo.”

Spazi pensati sia per freelance che per aziende, come fanno ad accontentare entrambi?

Altro aspetto negativo sul quale discutere, potrebbe essere riferito al fatto che uno spazio pensato per un freelance non può essere adatto anche per un’azienda strutturata. E invece. Zoworking vi permette di scegliere tra 3 tipologie differenti di spazi. Se siete freelance e avete bisogno di un appoggio di qualche ora al giorno e basta, i nostri desk condivisi sono perfetti. Cosa che non ci sentiamo di consigliare invece ad un’azienda piccola/media, per la quale invece abbiamo pensato ad uffici di varie metrature.

Autonomia. Troppa?

Su questo non ci sentiamo di spendere troppe parole. Se avete scelto di lavorare in proprio, non può essere un problema il fatto di essere TROPPO autonomi all’interno di un coworking. Ovvero se avete bisogno di direttive, regole, indicazioni continue..non solo il coworking non va bene per voi, ma nemmeno la scelta di fare i frelance ;)